Il CORSO " ZODIACO " NELLA R . S . I.

 

Dopo un breve cenno degli avvenimenti che portarono alla fine della guerra "resa incondizionata" dell'Italia, alla nascita della Repubblica Sociale Italiana, alla fine dell'Aviazione Regia ed alla nascita dell'Aviazione Repubblicana - sono citate notizie ed avvenimenti degli ex allievi del "Corso Zodiaco" della R. Accademia Aeronautica di Caserta.

Il regime fascista crollò, per cause interne determinate soprattutto dallo sfavorevole andamento della guerra, la notte tra il 24 e 25 luglio 1943, in seguito ad un voto del Gran Consiglio che a maggioranza determinò le "dimissioni" di Mussolini ,avvenne lo scioglimento del Partito Fascista.

I 45 giorni del Governo Badoglio

< Le vere origini e la meccanica del dramma dell’ 8 settembre L’ Esercito venne deliberatamente lasciato senza ordini perché il piano studiato dal Re , Badoglio e dagli altri responsabili della situazione italiana, non prevedeva alcuna effettiva resistenza ai tedeschi, ma solo una immediata fuga nelle zone già occupate dagli anglo-americani. Il popolo e l’ Esercito Italiano furono vergognosamente traditi dai gruppi conservatori che facevano capo alla Monarchia >

La sera del 25 luglio il Maresciallo Badoglio emanò il seguente proclama " Italiani ! - per ordine del Re assumo il Governo militare del paese con pieni poteri: la guerra "continua" e mantiene fede alla parola data.I fascisti cercarono di organizzarsi inutilmente; il Col. Pilota Ettore Muti " Medaglia d'oro al V.M "e Segretario del Partito Fascista venne ucciso e tanti fascisti seguirono la stessa sorte; la maggior parte dei gerarchi arrestati

Gli anglo-americani attuano un colossale " bluff " - un gigantesco inganno - per costringere alla resa senza condizione l'Italia prima dello sbarco a Salerno fissato per l' 8 settembre 1943.

Nel pomeriggio dell' 8 settembre il Consiglio della Corona decide di accettare l'ultimatum. Il Re fugge dalla Capitale - il Regio Esercito Italiano, logorato da tre anni di sfortunate battaglie e dal sabotaggio dei ceti conservatori, si dissolse praticamente nel volgere di poche ore in seguito alla proclamazione della resa senza condizioni dell' Italia

Dopo la capitolazione dell' 8 settembre, il nostro paese divenne terra di battaglia e di conquista degli eserciti di tutto il mondo. Ma anche nella immensa tragedia vi furono italiani che si ribellarono alla sconfitta e all'avverso destino e tornarono ad impugnare le armi, con la disperata volontà di dimostrare al mondo che il soldato italiano sapeva ancora combattere e morire per la sua Patria.

130.000 Camice nere e altri cinquantamila soldati di tutte le armi rifiutano di accettare la resa incondizionata e si schierano accanto alle truppe germaniche per continuare a combattere.

 

NASCE LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA

Il 10 settembre Hitler annuncia una durissima "punizione" per il nostro Paese – i tedeschi occuparono tutto il nostro territorio ( fatta eccezione per alcune zone del Sud già in mano alleata ) e presero sotto controllo ogni settore della vita pubblica imponendo la loro legge di guerra -.ma la situazione cambia allorché Mussolini, imprigionato in una località del Gran Sasso ( Abruzzo ) viene liberato da paracadutisti tedeschi. Tre giorni dopo, nonostante l'opposizione dello Stato Maggiore e dei gerarchi nazisti, il Duce fonda il nuovo Stato Repubblicano e blocca ogni ulteriore sviluppo della rappresaglia tedesca.

La rapida riorganizzazione dell’ apparato burocratico dello Stato, sconvolto dalla crisi dell’ 8 settembre, le sedi ministeriali trasferite al Nord, dopo che Roma era stata dichiarata "Città Aperta", contribuiscono alla nascita della " Repubblica Sociale Italiana ". 

L'AVIAZIONE REPUBBLICANA

Il 14 settembre 1943, in mancanza del dispaccio convenzionale per l'applicazione dei piani predisposti nella riunione del 6 settembre, il comando di Superaereo dispose che gli aerei dislocati in Sardegna raggiungessero la Tunisia e gli altri reparti e comandi il Sud ,e, disposizioni per distruggere gli aerei in caso di attacchi agli aeroporti da parte di tedeschi. Le partenze avvennero dal 9 al 13 settembre e cessarono dopo la liberazione di Mussolini.

Degli 800 velivoli efficienti solo 264 raggiunsero i campi nemici o da essi indirettamente controllati, parecchi velivoli andarono perduti al momento del decollo.

Numerosi equipaggi si opposero all'ordine di consegnarsi al nemico; alcuni casi :gli Aerosiluranti del Cap.Faggioni (campo di Siena) - il gruppo Caccia Macchi C.205 del cap. Visconti (campo di Decimomannu) che svuotò 3 Macchi per far posto a 11 uomini che lo vollero seguire - i bombardieri a grande raggio " P.118" del Ten.Col. Castellani (campo di Foligno); si levarono in volo ed atterrarono a Guidonia.

Dopo la costituzione della città Aperta di Roma e la nomina del gen. Urbani a Commissario per l' Aeronautica non si risolsero i problemi connessi alla sopravvivenza dell' Arma Azzurra. Il Gen. della riserva Lombard, vecchio pilota della 1^ guerra mondiale, curò con tatto e discrezione gli interessi dell' Aeronautica.

La Regia Aeronautica cessò la sua esistenza.

Il Sottosegretariato Aeronautico istituito a Roma il 15 settembre, trasferitosi al Nord viene sciolto a Milano il 27 aprile 1945

La spinta decisiva per la rinascita dell' Aeronautica sotto le insegne della R.S.I venne data dalla nomina a Sottosegretario di Stato e Capo di Stato Maggiore del Ten. Col. Ernesto Botto, medaglia d'oro al V.M., grande mutilato della guerra di Spagna, ultimo comandante della Scuola Caccia di Gorizia.Gli Ufficiali, i sottufficiali e gli avieri, che nella loro grande maggioranza si ribellarono alla infame capitolazione dell' 8 settembre, rispondono all' appello del leggendario " gamba di ferro "

Si ricostituisce cosi l' Arma Azzurra, rinascono le squadriglie e i reparti, i nostri aviatori tornano a combattere, uno contro dieci, le massicce formazioni nemiche. Dati statistici e notizie dicono che i 2/3 del personale della Regia Aeronautica Militare Italiana, che.comprendeva valorosi ed eroici piloti sia Ufficiali che sottufficiali, aderì all’ Aviazione Repubblicana

Nel 1944 furono impiantati e riordinati le Scuole. Nel marzo 1944 il Ten.Col. Botto si dimise : il Gen. Tessari divenne Sottosegretario di Stato ed il Ten.Col. Baylon Giuseppe Capo di Stato Maggiore ( dal 6 settembre in poi )

Tra le mille difficoltà da superare vi erano i rapporti con i tedeschi, che vedevano nell' Italia una fonte di manodopera e di risorse : mentre l' Aeronautica Repubblicana stentava a mettere assieme un gruppo per specialità, i tedeschi requisivano oltre 4000 velivoli di ogni genere.

La situazione si sbloccò solo a fine anno, quando la restituzione dei numerosi Macchi C.205 da parte dello JG77 tedesco permise di riequipaggiare il 1° gruppo Caccia ( 4 gennaio 1944 ). Dopo esordi la Squadriglia Complementare " Montefusco " su G.55, seguita in aprile dal 2° Gruppo Caccia, mentre il 3° non fu mai operativo.

Il Gruppo Aerosilurante dotato dei soliti S.79 servì in Egeo e nel giugno del 1944 riusci persino ad attaccare Gibilterra

Un Gruppo di Trasporto battezzato " Terracciano ", fu inviato in Finlandia a supporto delle truppe tedesche e un altro, il " Trabucchi " non entrò mai in linea.

L' Aviazione Nazionale Repubblicana incorporò anche contraerea e paracadutisti, in precedenza inquadrati nell'esercito

Da metà 1944 i reparti caccia iniziarono a transitare sui Messerschmitt Bf.109 tedeschi.

A minare il morale contribuì, oltre alle perdite elevatissime ed allo strapotere avversario, la consapevolezza della riluttanza dei tedeschi ad alimentare i reparti con i velivoli necessari.

A novembre del 1944 tornò in linea il 2° Gruppo caccia. Il 1°gruppo Caccia andò in Germania ad addestrarsi, rientrando in tempo per l' ultimo scorcio di guerra e pagando a caro prezzo, non solo in termini di aerei e uomini perduti in combattimenti ; dopo aver difeso fino all' ultimo i cieli Italiani, per quanto possibile, il suo Comandante Maggiore Adriano Visconti, nell' Aprile 1945 trattò con i partigiani una resa onorevole - poche ore dopo, cadde a Milano nel cortile della caserma " Savoia Cavalleriai ", colpito alla schiena da una raffica sparata a tradimento.

Bibliografia

La guerra civile Italiana 1943-45 Vol.I - G.Pisanò Ediz. FPE Milano

Gli ultimi in grigio verde Vol.III - G.Pisanò Ediz. FPE Milano